METODO LIQUIDI PENETRANTI (PT)

TEC EUROLAB

Prove non distruttive con il metodo liquidi penetranti (PT)

Verifica l’idoneità del tuo prodotto o del tuo lotto con i liquidi penetranti

Nel nostro laboratorio disponiamo di 2 linee per l’esecuzione di controlli PT, dedicate a specifici settori industriali in grado di rispondere ad esigenze specifiche del cliente. Le linee accreditate Accredia 17025 e Nadcap e il personale qualificato di 2° e 3° livello sono ulteriore garanzia della qualità del servizio che TEC Eurolab offre in questo specifico contesto.

Linea AT28 – General Industry

Accreditata ACCREDIA 17025 in accordo alla specifica UNI EN ISO 3452-1, dispone di N° 3 vasche di immersione in cui eseguire il controllo PT con differenti tecniche in funzione del tipo di componente oggetto di controllo. In particolare sono eseguiti controlli con Liquidi Penetranti a contrasto di colore con rivelatore umido non acquoso (Tipo 2, S1-2, Metodo A, Forma e) e Liquidi penetranti fluorescenti a con rivelatore in polvere secca o rivelatore umido non acquoso (Tipo 1, S2-3, Metodo A-C, Forma a-d)

Linea AT62 – Settore Aeronautico / Aerospaziale

Accreditata NADCAP secondo la checklist AC7114/1 in accordo alla ASTM E1417 / E1417M la linea è predisposta per il controllo secondo tecnica Tipo 1 (Liquidi penetranti Fluorescenti), S3 (Alta sensibilità), Metodo A (rimuovibili con acqua), Forma a (rivelatore in polvere secca).La linea AT62 è predisposta inoltre per una seconda tipologia di tecnica, attualmente in fase di accreditamento: Tipo 1 (Liquidi penetranti Fluorescenti), S3 (Alta sensibilità), Metodo D (post emulsificabili con emulsificatore idrofilico), Forma a (rivelatore in polvere secca).Oltre all’esecuzione di controlli in sede, TEC Eurolab esegue ispezioni PT anche presso cliente in accordo alla UNI EN ISO 3452-1.

IN CHE COSA CONSISTE IL CONTROLLO CON I LIQUIDI PENETRANTI?

Il controllo con Liquidi Penetranti (identificato dagli acronimi: PT, FPI, DPI) ha lo scopo di rilevare discontinuità affioranti sulla superficie di un componente tramite l’applicazione e la successiva rimozione di un liquido colorato sulla superficie del campione. Il liquido verrà asportato dalle superfici durante la fase di rimozione, mentre rimarrà nelle eventuali discontinuità presenti sulla superficie della parte, rivelandosi nella fase di ispezione finale. Le differenti sensibilità dei liquidi penetranti disponibili rendono questo controllo estremamente versatile ed idoneo per la verifica di una parte durante le differenti fasi del processo produttivo, partendo dal prodotto grezzo fino ad arrivare al componente lavorato di macchina.

DOVE SI APPLICANO I LIQUIDI PENETRANTI?

La relativa semplicità di funzionamento ed applicazione del metodo PT rende questo controllo eseguibile su numerose tipologie di manufatto. Quasi tutte le metodologie di fabbricazione (Casting, Manifattura Additiva, Lavorazione meccanica) e numerose leghe risultano ispezionabili con il controllo PT. Il vincolo principale risiede nella necessità di avere una superficie non porosa che non assorba il liquido, rendendo di fatto non individuabili le reali discontinuità sul componente. Il controllo PT si applica nel settore Aeronautico/Aerospaziale, Oil&Gas, Automotive e Manifatturiero, con differenti tecniche in funzione delle dimensioni della parte, dello stato di produzione e della tipologia di discontinuità ricercata.

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    Metodo Liquidi Penetranti (PT) 2° Livello UNI EN ISO 9712

    FAQ – I LIQUIDI PENETRANTI

    Faq

    In che misura va rimosso il penetrante senza interferire con i risultati della prova?

    Il penetrante va rimosso nella quota/parte che risulta in eccesso sulla superficie, senza eccedere con le pressioni di lavaggio per evitare di rimuovere anche il PT penetrato nei difetti.

    L’applicazione di liquidi penetranti e dei rispettivi rivelatori necessita di particolari precauzioni per evitare la corrosione dei particolari indagati?

    Sì, soprattutto su leghe sensibili ad attacchi di agenti alogenati (cloruri, solfuri..); esistono infatti classi di consumabili nelle quali questi elementi sono mantenuti sotto soglie molto piccole.

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