Il processo di asportazione di materiale attraverso l'uso di abrasivi, oppure un aumento di rugosità o graffiatura di una superficie, dovuta ad usura abrasiva.
Accuratezza (di una misura): grado di concordanza tra un valore misurato e un valor vero di un misurando. L’accuratezza di misura non è una grandezza e a essa non si assegna un valore numerico. Una misurazione è ritenuta tanto più accurata quanto minori sono gli errori di misura che la caratterizzano.
L'accuratezza (di uno strumento): attitudine di uno strumento per misurazione a fornire indicazioni esenti da errore sistematico strumentale.
Aggiustamento: operazione volta a portare uno strumento per misurazione ad una condizione di funzionamento e ad una accuratezza adatte al suo impiego.
Algebra delle grandezze: insieme di regole e operazioni matematiche applicate a grandezze diverse dalle grandezze ordinali.
Termine utilizzato nell'ambito delle prove meccaniche per descrivere la variazione di lunghezza di un campione durante la prova di trazione. Può essere espresso anche in termini percentuali rispetto alla lunghezza iniziale del campione stesso.
La metà della differenza algebrica tra tensione massima e minima in un ciclo di carico.
L’ampiezza dell’intervallo [a; b] è la differenza b - a ed è indicata r[a; b].L’ampiezza dell’intervallo [a; b] è la differenza b - a ed è indicata r[a; b].
Ampiezza di un intervallo di indicazioni nominale: valore assoluto della differenza tra i valori di una grandezza che delimitano un intervallo di indicazioni nominale.
Scopo dell'analisi chimica dei materiali metallici è quello di determinarne la composizione e quindi la classificazione secondo una norma di riferimento. Tutte le indagini metallurgiche iniziano con la determinazione di una composizione.
Scopo dell'analisi chimica dei materiali metallici è quello di determinarne la composizione e quindi la classificazione secondo una norma di riferimento. Tutte le indagini metallurgiche iniziano con la determinazione di una composizione. TEC Eurolab Srl dispone delle più moderne apparecchiature per garantire un'analisi rapida e accurata di ogni tipo di lega metallica.
Si esegue un esame microstrutturale volto a valutare la microstruttura in una lega metallica.
Il SEM-FIB è un microscopio elettronico con risoluzione di 2nm che consente di scavare senza danneggiare la superficie di un campione e di guardarlo in sezione.
La spettroscopia Auger consente di caratterizzare la composizione chimica della superficie del campione sia qualitativamente che quantitativamente.
Mediante questa tecnica possono venire rilevati solo gli elementi chimici presenti sulla superficie del campione fino ad una profondità di circa 1-5 nanometri. È possibile selezionare con precisione la zona di interesse su cui eseguire l’analisi.
La tecnica X-Ray Photoelectron Spectroscopy (XPS) permette di caratterizzare la superficie di un campione dal punto di vista composizionale...
L'analisi di uno spettro di diffrazione a raggi X (XRD), pur non fornendo informazioni dirette sulla composizione chimica di un campione, permette di definire e quantificare le fasi cristalline presenti in un qualsiasi materiale nei primi 20 micron di superficie.
Elettrodo di una cella elettrolitica che subisce ossidazione. Asperità. in tribologia una protuberanza su piccola scala che genera irregolarità topografiche su una superficie solida.
Energia introdotta nella zona della saldatura nel corso della saldatura.
Come per tutti i tipi di frattura le vere caratteristiche del cedimento vengono messe in evidenza dall'esame su scala microscopica. È necessario esaminare e correlare sia le caratteristiche visibili con microscopio ottico tradizionale che le caratteristiche morfologiche rilevabili con microscopio elettronico a scansione.
La frattura fragile solitamente si propaga attraverso due modalità:
Generalmente si riferisce alla direzione longitudinale o parallela all'asse di un componente simmetrico Attacco erosivo. Corrosione associata a all'asportazione di materiale dovuta a flussi di liquido turbolenti. Può essere accelerata se nel liquido sono presenti bolle di gas.
Attestato scritto rilasciato dal datore di lavoro, basato sulla competenza dell'operatore come specificato dal certificato. Oltre alla certificazione, tra altri fattori, dovrebbero essere valutati, per l'assegnazione di particolari compiti anche la conoscenza specifica del lavoro, l'abilità e l'idoneità fisica.
Banda morta: massimo intervallo al cui interno si può far variare (nei due versi) il valore di una grandezza sottoposta a misurazione senza provocare un cambiamento rilevabile della corrispondente indicazione.
Bande in cui si concentra la deformazione interessando un insieme di grani.
Bias - linearità: è la differenza nei valori dello scostamento riscontrati su tutto il campo operativo dello strumento - Variazione lineare dello scostamento.
Bilancio dell’incertezza: dichiarazione di un’incertezza di misura, delle rispettive componenti e della loro valutazione e combinazione.
Interfaccia di separazione tra due o più grani adiacenti in corrispondenza della quale cambia l'orientazione del reticolo cristallino.
Aumento di rugosità superficiale che si verifica quando un campione è sollecitato al di sotto del suo limite elastico.
Campione utilizzato negli esami pratici. I campioni dovrebbero essere rappresentativi dei prodotti normalmente esaminati nel settore applicabile e possono comportare più di un'area o di un volume da esaminare.
Campione di misura: realizzazione della definizione di una grandezza, con un valore stabilito e con un’incertezza di misura associata, impiegata come riferimento.
Campione di misura di lavoro: campione di misura impiegato correntemente per tarare o verificare strumenti di misura o sistemi di misura.
Campione di misura internazionale: campione di misura riconosciuto dai firmatari di un accordo internazionale ai fini di una utilizzazione a livello mondiale.
Campione di misura nazionale: campione di misura riconosciuto da una autorità nazionale garante ai fini del suo impiego nell’ambito di uno stato o di un sistema economico, come base per l’assegnazione di valori ad altri campioni di misura della specie di grandezza in questione.
Campione di misura primario: campione di misura definito utilizzando una procedura di riferimento primaria o realizzato mediante un oggetto appositamente costruito, scelti per convenzione.
Campione di misura viaggiatore: campione di misura, talvolta di costruzione speciale, destinato a essere trasportato in luoghi differenti.
Campione materiale: dispositivo destinato a riprodurre o a fornire, in modo permanente durante il suo impiego, uno o più valori noti di una determinata grandezza.
Campione viaggiante: campione di misura, talvolta di costruzione speciale, destinato a essere trasportato in luoghi differenti.
Ambito della qualificazione per una variabile essenziale di saldatura.
Persona che ambisce alla qualificazione e alla certificazione e che lavora sotto la supervisione di personale adeguatamente qualificato allo scopo di acquisire l'esperienza richiesta per la qualificazione (vedere 3.24).
Fratture per fragilità hanno certe caratteristiche che permettono di identificarle propriamente:
Il primo metodo di analisi che consente di trarre molte informazioni riguardanti la frattura per fatica è l'esame macroscopico.
L'aspetto microscopico di una frattura per fatica ha una morfologia di tipo transgranulare e generalmente è molto piatto e regolare.
La frattura duttile ha caratteristiche diverse rispetto alla frattura fragile, anche se in taluni casi, è possibile riconoscere in un unico componente danneggiato caratteristiche di entrambe le modalità di cedimento.
Sollecitazione ripetitiva che talvolta può portare alla frattura per fatica. Solitamente tale carico si intende periodico in quanto varia seguendo una ripetizione regolare di seguenze.
Forza esterna che viene applicata in modo molto rapido.
Catena di misura: serie di elementi di un sistema di misura che costituiscono un percorso univoco per il segnale dal sensore all'elemento di uscita.
Catena per misurazione: uccessione degli elementi di uno strumento o di un sistema per misurazione che costituisce il percorso del segnale di misura dall'ingresso all'uscita. Ad esempio una catena per misurazione elettroacustica comprende un microfono, un attenuatore, un filtro, un amplificatore ed un voltmetro.
Fratture fragili che si verificano in uso sono causate da difetti che erano inizialmente presenti sul prodotto oppure da difetti giunti in seguito durante l'uso.
Il danneggiamento per distorsione avviene quando una struttura o un componente è deformato al punto tale che non è più in grado di sopportare i carichi previsti da progetto, oppure non è più in grado di svolgere le proprie funzioni o addirittura interferisce con i movimenti di altre parti del manufatto.
Vuoti presenti in una fusione a causa del ritiro da solidificazione.
Formazione e rapido collasso che avviene in componenti all'interno di un liquido a causa di cavità o bolle che contengono vapori o gas. La cavitazione può essere causata da flussi turbolenti, in questo caso le evidenze frattografiche sono caratteristiche del fenomeno.
Centro approvato dall'Organismo di certificazione, dove si svolgono gli esami di qualificazione. Nota Il Centro di esame costituisce uno degli elementi del sistema regolato dall'Organismo di certificazione.
Documento rilasciato in conformità alle regole del sistema di certificazione definito dalla presente norma che indica, con un livello adeguato di garanzia, che la persona indicata è in grado di eseguire i compiti relativi alle PND definiti sul certificato.
Procedura utilizzata per dimostrare la qualificazione del personale PND in un dato metodo, livello e settore e che porta al rilascio di un certificato. La certificazione non include l'autorizzazione ad operare.
Indicazioni frattografiche dalla tipica forma a "V" che compaiono talvolta quando avvengono fratture di tipo fragile in porzioni la cui larghezza è significativamente più grande del loro spessore seguendo le indicazioni si può risalire al punto di origine.
Si esegue un esame microstrutturale volto a definire tipo, distribuzione e dimensione della grafite nelle ghise.
Frattura di un cristallo dovuta alla propagazione di una cricca attraverso piani cristallografici a basso indice di scorrimento.
Crack mouth opening desplacement - è una misura della tendenza di una cricca a propagarsi. Si utilizza negli studi di meccanica della frattura.
E' la misura dell'apertura della cricca misurata a fondo intaglio in direzione perpendicolare al piano contenente l'intaglio e la cricca. È una misura che viene utilizzata nello studio di meccanica della frattura.
Questo fenomeno dovuto a instabilità a compressione è anche noto con il termine inglese "buckling". Si manifesta generalmente quando si ha a che fare con colonne o travi lunghe e sottili sottoposte a compressione lungo la loro direzione principale o quando tubi in parete sottile sono compressi lungo la direzione assiale o sono sollecitati a torsione.
Strutture eterogenee di materiali solidi costituite da due o più componenti distinti legati tra loro o meccanicamente o metallurgicamente.
Materiali costituiti da due o più fasi distinte nei quali una fase è di tipo fibroso ed è dispersa in una matrice continua. Il costituente fibroso può essere definito a seconda delle sue dimensioni medie macro, micro o submicroscopico, anche se mantiene comunque la sua identità fisica.
Locale incremento di tensione in un materiale sollecitato causato dalla presenza di una discontinuità o da variazione di forma.
Condizione di funzionamento di riferimento: condizione di funzionamento prescritta per la valutazione delle prestazioni di uno strumento di misura o di un sistema di misura o per il confronto di risultati di misura.
Condizione di funzionamento nominale: condizione di funzionamento che deve essere rispettata durante la misurazione affinché uno strumento di misura o un sistema di misura operi secondo quanto previsto in fase di progetto
Condizione di funzionamento riferimento: condizione di funzionamento prescritta per la valutazione delle prestazioni di uno strumento di misura o di un sistema di misura o per il confronto di risultati di misura.
condizione di ripetibilità di misura (condizione di ripetibilità): condizione di una misurazione, che assicura la medesima procedura di misura, gli stessi operatori, lo stesso sistema di misura, le medesime condizioni operative e lo stesso luogo, nonché l’esecuzione di misurazioni ripetute dello stesso oggetto, o di oggetti simili, in un intervallo di tempo breve.
Condizione di riproducibilità di misura (condizione di riproducibilità): condizione di una misurazione, che assicura: differenti luoghi, operatori e sistemi di misura, e l’esecuzione di misurazioni ripetute dello stesso oggetto, o di oggetti simili.
Il software utilizzato è HOLOS e consente di comparare l’oggetto sotto ispezione con la relativa matematica CAD. La misurazione viene eseguita in tastatura manuale oppure in modo CNC eseguendo un programma di controllo
Deformazione o porosità che si manifesta lungo il piano centrale , o l'asse di una fusione.
Correzione: valore che sommato algebricamente al risultato bruto di una misurazione, compensa un errore sistematico presunto. La correzione è uguale all'errore sistematico presunto cambiato di segno. Dato che l'errore sistematico non può essere conosciuto esattamente, la correzione è affetta da incertezza.
La reazione chimica o elettrochimica tra un materiale solitamente metallico e il suo ambiente che determina il deterioramento del sistema e delle sue proprietà.
Se esposti all'atmosfera e in assenza di umidità (che funge da elettrolita), i metalli normalmente utilizzati per dispositivi o strutture si corrodono a velocità trascurabili.
E' una forma di tensocorrosione che si incontra frequentemente in acciai al carbonio o acciai bassolegati espsti a soluzioni concentrate di idrossido a temperature tra i 200 e i 250 ° anche definito infragilimento caustico.
Gli organismi biologici hanno conseguenze sui processi di corrosione dei metalli perché influenzano direttamente le reazioni anodiche e catodiche. Inoltre agiscono sulle pellicole di protezione superficiali dei metalli, producendo sostanze corrosive e depositi solidi.
La rottura prodotta dalla combinazione di tensioni variabili e di un ambiente corrosivo e che si manifesta per valori di carico massimo notevolmente inferiori rispetto a quelli richiesti per la propagazione di una sola cricca di fatica in assenza di ambiente corrosivo.
Corrosione che avviene in componenti rivestiti sotto forma di microcricche casualmente distribuite.
Forma di corrosione accelerata di un metallo a causa di contatti elettrici o metalli più nobili o conduttori non metallici in un elettrolita.
Quando due metalli diversi sono a contatto elettrico in un elettrolita, il metallo meno nobile (anodo) viene attaccato maggiormente (più che se esposto da solo), mentre il metallo più nobile (catodo) viene attaccato in misura minore (meno che se esposto da solo).
Forma di deterioramento distribuito più o meno uniformemente su una superficie.
Corrosione di ghisa grigia nella quale la matrice metallica costituente è convertita in prodotti di corrosione che vengon a circondare le lamelle di grafite.
Attacco corrosivo che procede sul bordo delle dendriti. Generalmente si determina a causa di differenze locali di composizione nei getti fusi. Vedi corrosione.
Forma di corrosione che si propaga lungo i bordi del grano.
La corrosione intergranulare è la dissoluzione preferenziale dei bordi intergranulari o delle zone immediatamente adiacenti, normalmente con attacco leggero o trascurabile sul corpo principale dei grani. In genere i bordi intergranulari sono leggermente più attivi dal punto di vista chimico rispetto ai grani stessi, perché si tratta di aree di discontinuità all'interno del reticolo cristallino.
Una fessura in corrispondenza della giuntura tra due superfici metalliche, tra una superficie metallica e una non metallica, oppure sotto una particella solida su una superficie metallica provoca lo sviluppo del tipo di corrosione da cella a concentrazione denominato corrosione interstiziale.
Forma di corrosione causata da correnti elettriche provenienti da una sorgente esterna.
Corrosione localizzata di una superficie metallica su un'aera o in prossimità di un'area protetta dalla completa esposizione all'ambiente.
Forma di corrosione che riguarda uno o più componenti di una soluzione solida.
La corrosione uniforme è la forma più semplice di corrosione. Questo fenomeno si verifica nell'atmosfera, nei liquidi e nel suolo, di solito in condizioni di lavoro normali.
Fattore di proporzionalità che lega la tensione applicata ad un corpo alla sua deformazione, è anche detto modulo elastico.
Per certi versi simile allo snervamento in esercizio, si può presentare il problema del creep, definito come deformazione tempo-dipendente che avviene sotto carico e che generalmente interessa i metalli ad alta temperatura e le plastiche a temperature anche relativamente basse.
Prima fase del fenomeno di creep.
Seconda fase del processo di creep.
Fase finale del creep, nella quale si verifica la rottura.
Discontinuità dovuta all'effetto combinato di corrosione e tensioni interne e che usualmente si presenta nel caso di tensocorrosione su bronzi.
Cricca o frattura in una fusione dovuta a shock termici che può avvenire durante il raffreddamento o durante il trattamento termico.
Cricca o frattura che avviene attraversando i cristalli o i grani.
Cricche che si formano solitamente ad alta temperatura a causa delle tensioni di ritiro che si sviluppano durante la solidificazione.
Cricche formate in seguito alle tensioni termiche che si generano dal rapido raffreddamento da alta temperatura.
E' la misura dell'apertura della cricca misurata all'apice acuto della cricca stessa in direzione perpendicolare al piano contenente l'intaglio e la cricca. È una misura che viene utilizzata nello studio di meccanica della frattura.
Diagramma nel quale si riporta la resistenza alla propagazione di una cricca in funzione della dimensione critica della cricca stessa. La curva R normalmente dipende dallo spessore del campione, dalla temperatura e dalla velocità di sollecitazione.
Diagramma in cui si riporta la tensione rispetto al numero di cicli a rottura. La tensione può essere quella massima o l'ampiezza del ciclo di carico e solitamente si esprima in termini di tenisoni nominali. Solitamente la scala N è espressa in termini logaritmici, mentre la scala S è lineare.
Con questo termine si intendono tutti quei fenomeni legati alla presenza di idrogeno all'interno del metallo.
La degradazione di un corpo solido derivante dalla sua esposizione a fenomeni cavitativi, includendo in questo perdita di materiale, deformazione superficiale, variazione dell'apparenza o variazione delle proprietà.
Alterazione delle proprietà di un materiale dovuta alla sua esposizione a radiazioni ionizzanti.
Perdita di carbonio dalla superficie di materiali contenti carbonio (acciai e ghise) dovuta alla reazione tra la superficie stessa e l'ambiente con cui la superficie viene in contatto. Generalmente si manifesta ad alta termperatura.
Variazione di forma di un corpo per effetto di carichi applicati, variazioni termiche, variazioni di composizioni. Si esprime in genere mediante un numero adimensionale.
Fenomeno di deformazione che produce bande durante la lavorazione a freddo.
E' la variazione di lunghezza conseguente all'applicazione di un carico applicato lungo la direzione longitudinale di un provino di trazione.
Tangente alla variazione angolare tra due linee originariamente perpendicolari tra loro a causa di un applicazione di una forza.
Variazione di dimensioni che si manifesta in maniera proporzionale e in fase con la variazione della forza applicata.
E' la deformazione totale che avviene su un provino durante l'applicazione del carico durante un test di creep.
Distorsione permanente di un metallo sotto l'applicazione di una tensione.
Cristalli dalla forma ramificata ad albero. Sono molto evidenti in fusioni raffreddate lentamente.
Corrosione nella quale si ha l'asportazione selettiva di nichel da leghe che lo contengono. È solitamente osservata in leghe nichel-rame dopo servizio in acqua fresca.
L'usura è normalmente definita come l'asportazione indesiderata di materiale causata da azione meccanica
La tecnica consente il riconoscimento e la determinazione simultanea di uno o più cationi o anioni in soluzione acquosa. Essa si basa sulla separazione degli ioni mediante colonne a scambio ionico che sfruttano la diversa affinità degli analiti in soluzione per la fase eluente e la fase stazionaria contenuta nella colonna cromatografica.
Il metodo vuole verificare il contenuto di cromo esavalente nei rivestimenti superficiali di particolari metallici mediante analisi colorimetrica/spettrofotometrica secondo la norma ISO 3613 del 15/06/2000.
La titolazione Karl Fischer viene utilizzata per la determinazione del contenuto di acqua (o umidità) per campioni liquidi e solidi.
Si esegue un esame microstrutturale volto a definire la dimensione del grano austenitico-ferritico.
La viscosità è una delle più importanti caratteristiche dell’olio. Da essa infatti dipende lo spessore del velo d’olio che si interpone tra gli organi da lubrificare.
Corrosione nella quale lo zinco è asportato selettivamente da leghe che lo contengono. È comunemente rilevato in ottoni che contengono meno dell'85% in rame e che sono utilizzati a contatto con acqua ricca di ossigeno.
Grafico in cui vengono riportati i corrispondenti valori di tensione e deformazione durante prove di trazione.
Il termine frattura in questo caso indica la perdita della capacità di una parte o di un componente di poter svolgere la funzione per la quale è stato realizzato. Anche se solitamente con il termine frattura si identificano fenomeni che portano alla rottura di un componente, una parte può anche danneggiarsi soltanto a causa di una deformazione eccessiva. È questo il caso del danneggiamento per distorsione.
Nelle celle elettrolitiche a temperatura differenziale, l'anodo e il catodo sono dello stesso metallo e differiscono soltanto per temperatura.
L'analisi di uno spettro di diffrazione a raggi X (XRD), pur non fornendo informazioni dirette sulla composizione chimica di un campione...
Misura lineare della dimensione principale di una cricca. La misura è normalmente utilizzata nel calcolo quantitativo nei campi di tensione coinvolti nella rottura.
Distanza dalla superficie di un campione dell'apice dell'intaglio.
Espressione della dipendenza di una grandezza dalle grandezze di base di un sistema di grandezze come prodotto di potenze di fattori corrispondenti alle grandezze di base, omettendo ogni fattore numerico.
E' la dimensione fisica della cricca incrementata per effetto delle deformazioni plastiche che avvengono al suo apice. A volte questo parametro è calcolato misurando la dimensione fisica delal cricca a cui viene sommato un coefficiente correttivo legato alla zona plastica.
Distanza da un piano di riferimento del fronte di propagazione della cricca. Normalmente questa distanza è soltanto il valore medio lungo il fronte stesso e il piano di riferimento dipende dalla forma del campione.
Dimensione fisica della cricca all'inizio del test di fatica.
Termine utilizzato in frattografia per descrivere la formazione e la coalescenza di microvuoti sulla superficie di frattura che si genera da cedimenti di tipo duttile. Tale morfologia viene visualizzata soltanto grazie all'impiego del microscopio elettronico.
Direzione parallela al massimo di allungamento di un materiale lavorato.
Direzione perpendicolare al piano di lavoro o alla direzione di lavoro.
Direzione ortogonale alla direzione di lavoro.
Rimozione selettiva di un elemento da una lega solitamente attraverso la superficie o dalle regioni di bordo grano.
Ogni variazione di forma diemnsioni o contorno che avviene a causa dell'applicazione di tensioni o del rilascio di tensioni residue.
È un fenomeno transitorio ovvero i suoi effetti possono essere recuperati nel tempo. Siccome i metalli sono elastici anche l'applicazione di sollecitazioni relativamente bassa possono portare alla flessione o alla deformazione temporanea di alcune parti.
Divisione: intervallo di una scala compreso tra due tratti consecutivi qualunque.
Formulazione di una domanda che dà origine a quattro potenziali risposte, una delle quali è corretta, mentre le restanti tre sono scorrette o incomplete.
Dspositivo registratore: per uno strumento registratore, l'insieme dei componenti che registrano il valore del misurando oppure un valore in relazione con esso.
Misura della resistenza di un materiale alla penetrazione superficiale o all'abrasione. Può essere in alcuni casi correlata in modo lineare alla resistenza meccanica del materiale. A seconda delle modalità di esecuzione della prova, vengono individuati vari tipi di durezza: Birnell, Rockwell, Vickers, Knoop.
La durezza dell’acqua viene determinata mediante titolazione complessometrica con EDTA fino al viraggio di un indicatore specifico a base di nero eriocromo modificato e stabilizzato.
La prova di durezza viene effettuata al fine di valutare lo stato di fornitura di una lega metallica. TEC Eurolab utilizza per le leghe metalliche le scale Brinell, Vickers e Rockwell.
Un numero correlato con la dimensione dell'impronta lasciata da una sfera opportunamente caricata sulla superficie di un pezzo.
Numero legato alla proiezione dell'impronta lasciata da un penetratore a piramide di diamante a base romboidale con angoli di 172°30' e 130° e al carico applicato.
Valore che si ottiene come variazione di profondità di penetrazione di un indentatore passando da un carico minimo ad un carico massimo e ritornando ad un carico minimo.
Numero correlato con un carico applicato su una superficie metallica e l'area della superficie dell'impronta lasciata sul metallo stesso da una piramide di diamante a base quadrata con angolo di apertura di 136°.
Abilità di un materiale a deformarsi plasticamente prima della rottura. Viene misurata attraverso o l'allungamento o la strizione durante prove di trazione.
Aumento del livello di tensioni in corrispondenza di un intaglio in una certa struttura. Se lo spessore dell'intaglio è molto piccolo rispetto alla dimensione principale del pezzo questo fattore può essere espresso come rapporto tra dimensione dell'intaglio e raggio di raccordo dell'intaglio stesso.
E' la proprietà di un materiale di recuperare le deformazioni causate dall'applicazione di un carico quando il carico stesso viene eliminato.
Equazione tra grandezze: relazione d’uguaglianza tra grandezze appartenenti a un dato sistema di grandezze e indipendente dalle unità di misura.
Relazione d’uguaglianza tra unità di base, unità derivate coerenti o altre unità di misura.
Distruzione di materiale dovuta alla zona abrasiva di fluidi in movimento, solitamente accelerata dalla presenza di particelle solide sospese nei fluidi stesso.
Fenomeno di erosione che avviene con evidenti fenomeni di plasticizazione della superificie caratterizzata dalla comparsa di linee di scorrimento su tutta la superficie erosa.
Fenomeno erosivo che è caratterizzato da proprietà tipiche della frattura fragile sulla superficie esposta. Il massimo volume asportato dal pezzo si ha ad un angolo prossimo ai 90° in contrasto con quello di un'erosione duttile per la quale l'angolo è di 25°.
Errore (assoluto) della misura: risultato di una misurazione meno il valore convenzionalmente vero del misurando.
Errore casuale: componente dell'errore della misura che, durante più misurazioni dello stesso misurando, varia in modo non prevedibile. Agli errori casuali non è possibile applicare alcuna correzione.
Errore di misura (errore): valore misurato di una grandezza meno un valore di riferimento di una grandezza.
Errore di misura casuale (errore casuale): componente dell’errore di misura che in presenza di misurazioni ripetute varia in maniera non prevedibile.
Errore di misura sistematico (errore sistematico): componente dell’errore di misura che in presenza di misurazioni ripetute rimane costante o varia in maniera prevedibile.
Errore massimo ammesso: valore estremo dell’errore di misura, rispetto a un valore di riferimento noto, consentito da specifiche tecniche o da regolamenti fissati per una misurazione, uno strumento di misura o un sistema di misura.
Errore relativo: errore assoluto della misura diviso per il valore convenzionalmente vero del misurando.
Errore sistematico: componente dell'errore della misura che, nel corso di più misurazioni dello stesso misurando, rimane costante o varia in modo prevedibile. Gli errori sistematici e le loro cause possono essere noti o ignoti. Per l'uso di questo termine relativamente a strumenti per misurazione vedere "errore sistematico strumentale".
Written examination, at level 3, which demonstrates the candidate’s knowledge of the materials science and process technology and types of discontinuities, the qualification and certification system according to this European Standard, and the basic principles of NDT methods as required for level 2 NOTE For an explanation of the three levels of qualification, see Subclause 5.3.
Esame di livello 3 in cui il candidato dimostra la conoscenza della teoria generale e specifica del metodo PND e la capacità di redigere procedure PND.
Esame gestito dall'Organismo di certificazione o dall'Organismo di qualificazione autorizzato, che valuta le conoscenze generali, specifiche e pratiche, nonchè l'abilità del candidato.
Esame riguardante i principi di un metodo PND.
Esame riguardante le tecniche di controllo applicate a un particolare settore, la conoscenza del prodotto da controllare, delle norme, dei codici, delle specifiche e dei criteri di accettazione. (a) esame pratico (livelli 1 e 2): Esame dell'abilità pratica in cui il candidato dimostra familiarità e capacità nell'utilizzo delle apparecchiature di prova. b) esame pratico (livello 3): Esame in cui il candidato di livello 3 dimostra la capacità di preparare una o più procedure PND.
Persona certificata al 3° livello nel metodo per il quale è chiamata ad esaminare e autorizzata, dall'Organismo di certificazione a condurre, sorvegliare e valutare gli esami di qualificazione in PND.
Corrosione che procede lateralmente rispetto alla superficie esposta all'agente aggressivo lungo piani paralleli alla superficie stessa. Generalmente segue i bordi di grano formando prodotti di corrosione che producono il distacco di scaglie superficiali dal corpo del componenete.
Esperienza nel metodo PND applicabile e nel campo di applicazione interessato, che conduce all'abilità e alla conoscenza richieste.
L'estensimetria è una delle tecniche che consentono di misurare lo stato deformativo superficiale di un componente in esercizio consentendo di ricostruire sperimentalmente la distribuzione tensionale dello stesso.
Persona o struttura organizzata responsabile della produzione di saldatura.
Parte che fabbrica completamente i materiali d'apporto o effettua la parte finale della produzione, che determina la qualità dei materiali d'apporto.
Termine utilizzato solitamente per identificare ogni fenomeno che ha come conseguenza quella di rendere un componente non più capace di soddisfare i requisiti per i quali era stato progettato e messo in servizio.
La rottura a fatica avviene in tre fasi: Nucleazione, Propagazione, Rottura di Schianto.
Fenomeno che porta alla rottura di un campione in seguito all'applicazione di tensioni variabili con un carico massimo inferiore al carico di rottura statico del materiale.
Una forma atipica di fatica è quella che cresce in un componente o in una parte di esso, che è sollecitato da carichi di compressione variabili nel tempo.
E' la combinazione simultanea di carichi variabili e ambienti corrosivi che producono una frattura per fatica superficiale.
Fatica che avviene dopo un elevato numero di cicli. Normalmente il numero minimo di cicli oltre cui si parla di HCF è fissato a 105. in pratica la distinzione tra questo meccanismo e l'LCF è legata alla componente determinante di deformazione che si genera durante il ciclo, e che per l'HCF è di tipo elastico.
Rottura e conseguente vaiolatura di una superficie soggetta a sollecitazioni herziane che si genrano durante il rotolamento relativo tra le parti. Il fenomeno della fatica di contatto si incontra infatti molto spesso in cuscinetti o ingranaggi dove le tensioni di contatto sono alte a causa dell'elevata concentrazione di carichi e della elevata frequenza di ripetizione degli stessi.
Fatica che si origina su una superficie in corrispondenza di difetti prodotti per fretting.
Frattura dovuta alla presenza di gradienti di temperatura che varia nel tempo producendo tensioni termiche nella struttura.
Questo tipo di rottura a fatica è causato dal ripetersi di cicli termici. Se per esempio uno strato di un componente viene ripetutamente riscaldato e raffreddato mentre il resto del pezzo rimane a temperatura costante, la regione interessata da variazioni termiche si espanderà quando riscaldata e si contrarrà quando raffreddata.
Fattore matematico che moltiplica la tensione nominale e che permette di risalire al valore massimo di tensione in corrispondenza di un intaglio.
Fattore di conversione tra unità (fattore di conversione): rapporto di due unità di misura corrispondenti a grandezze della stessa specie.
Fattore di copertura: numero maggiore di uno per il quale un’incertezza tipo è moltiplicata al fine di ottenere un’incertezza estesa. Generalmente, un fattore di copertura è indicato con il simbolo k.
Fattore di correzione: fattore numerico per il quale il risultato bruto di una misurazione è moltiplicato per compensare un errore sistematico presunto. Dato che l'errore sistematico non può essere conosciuto esattamente, il fattore di correzione è affetto da incertezza.
Rapporto tra resistenza a fatica di un campione senza intaglio e quello di un campione intagliato avente lo stesso materiale nelle stesse condizioni. Entrambi questi valori sono misurati in corrispondenza dello stesso numero di cicli.
Fattore di scala usata in meccanica della frattura lineare elastica, per descrivere l'intensificazione di tensioni applicate all'apice di una cricca di forma e dimensioni note. Il valore critico in corrispondenza del quale la cricca si propaga in modo rapido in una struttura viene definito Kc.
Saldatura a filo animato con protezione gas attivo.
Caratteristica di metalli lavorati a freddo che determina anisotropia. Viene rilevata attraverso attacchi acidi di sezioni longitudinali o viene evidenziata attraverso l'aspetto fibroso della superficie di frattura. Si origina per effetto dellla formazione dei grani durante la lavorazione.
Cricca interna e corta che si manifesta in metalli ferrosi e che è legata alle tensioni prodotte dagli effetti della solubilità dell'idrogeno, durante il raffreddamento conseguente a lavorazioni meccaniche a caldo. Nelle superfici di frattura appaiono brillanti argentati. in seguito all'attacco acido su sezioni trasversali appaiono come discontinuità solitamente localizzate nel centro della sezione.
Movimento relativo di piani normalmente paralleli tra loro. Avviene per effetto di sollecitazioni di taglio.
E' una segregazione nella quale la grafite libera si separa dal ferro fuso. Questo difetto avviene tipicamente sulla superficie superiore del getto.
Definisce fenomeni che avvengono con rottura senza preliminare deformazione plastica.
La tendenza di un materiale a rompersi in modo fragile.
Tecnica che studia l'aspetto della superficie di frattura ad elevati ingrandimenti allo scopo di determinarne la morfologia e di conseguenza il meccanismo con cui la frattura è avvenuta.
Modalità di frattura mista spesso osservata in provini di trazione di materiali duttili nella quale la parte centrale della sezione di frattura appare piana, mentre la parte periferica risulta inclinata a 45° rispetto all'asse del campione. Tali caratterstiche fanno assomigliare le due superfici di frattura rispettivamente ad una coppa e ad un cono.
Una frattura la cui superficie appare riflettente e brillante ed è tipica di metalli policristallini che si rompono generalmente in modo fragile.
Frattura duttile in cui un cristallo è rotto per slittamento sotto l'azione di sollecitazioni taglianti.
Frattura caratterizzata da elevata deformazione plastica ed elevato assorbimento energetico.
Frattura che si manifesta in materiali sufficentemente duttili nei quali i cristalli si allungano prima di rompersi. Ha un aspetto opaco e irregolare.
Rottura di un solido accompagnata da minima o nulla deformazione plastica. Tipicamente è una frattura che si sviluppa per crescita rapida di una cricca con basso assorbimento energetico.
Le fratture di acciai normalmente duttili si verifica soprattutto in larghe, continue, strutture di contenimento, come vasi di pressione, serbatoi, navi, ponti. Può succedere anche su strutture nuove.
Tipo di superficie irregolare prodotta in seguito ad una frattura e che ha le caratteristiche di una rugosa e granulosa superficie.
Frattura fragile di un metallo che consiste nella separazione lungo i bordi dei grani delle due parti danneggiate. Opposta di rottura transgranulare.
Una frattura che avviene su materiali policristallini nei quali la maggior parte dei grani si rompono per clivaggio, ovvero in modo transgranulare dando origine ad una superficie brillante. È generalmente associata a fratture di tipo fragili con basso assorbimento di energia.
Frattura di un metallo in cui le superfici rotte hanno un aspetto fine solitamente opaco e che si manifesta in materiali altoresistenziali.
Usura che avviene tra due superfici accoppiate soggette ad oscillazioni di ampiezze estremamente ridotta. Questo tipo di fenomeno può essere anche generato dalla combinazione di un'ossidazione e di un fenomeno di abrasione.
Componente maggioritario oppure unico, di un gas puro oppure miscela.
Sostanza gassosa essenziale per le prestazioni della miscela di gas.
Serbatoio utilizzato per la spedizione e / o stoccaggio di gas puri o misti in stato gassoso o liquido.
Classificazione con simboli di tutti i componenti chimici più la composizione nominale in volume percentuale.
Sostanza gassosa con composizione chimica diversa da quella del gas di base, componente o miscela di gas.
Gas costituito da due o più componenti.
Due porzioni di un cristallo la cui orientazione relativa è definita. L'orientazione di un geminato è l'immagine speculare dell'orientazione dell'altra parte del cristallo lungo una direzione dell'asse di geminazione.
Giunto saldato nel quale i metalli base presentano sostanziali differenze di caratteristiche meccaniche e/o composizione chimica.
Giunto nel quale il metallo di saldatura e il metallo base non presentano sostanziali differenze di caratteristiche meccaniche e/o composizione chimica.
Strato non fuso che compare sotto forma di cricca su una superficie metallica.
Una piccola regione di metallo che solidifica prematuramente rispetto al resto della struttura e che rimane pertanto intrappolata all'interno del fuso generando una discontinuità microstrutturale.
Rimozione meccanica o distacco di materiale da una superficie per azione di particelle abrasive o protuberanze che slittano sulla superficie.
Proprietà di un fenomeno, corpo o sostanza che può essere espressa quantitativamente mediante un numero e un riferimento.
Grandezza (dimensione di una): espressione che rappresenta una grandezza di un sistema di grandezze come il prodotto di potenze delle grandezze di base di quel sistema. Esempio: LMT-2 è la dimensione della forza nel sistema di grandezze lunghezza, massa, tempo (l, m, t)
Grandezza (misurabile): attributo di un fenomeno, corpo o sostanza, che può essere distinto qualitativamente e determinato quantitativamente.
Grandezza adimensionale: grandezza la cui espressione in funzione della grandezza di base di un determinato sistema ha tutti gli esponenti nulli.
Grandezza derivata: grandezza che, in un sistema di grandezze, è definita in funzione delle grandezze di base di quel sistema.
Grandezza appartenente a un sottoinsieme convenzionalmente selezionato di un sistema di grandezze, nel quale nessuna delle grandezze del sottoinsieme può essere espressa come combinazione delle altre.
Grandezza d'influenza: grandezza che non è oggetto della misura, ma che influisce sul valore del misurando o sulle indicazioni degli strumenti di misura.
Grandezza ordinale: grandezza, definita mediante una procedura di misura convenzionale, per la quale è possibile stabilire una relazione d’ordine totale con altre grandezze della stessa specie, in base alla loro espressione quantitativa, ma per la quale non sussistono operazioni algebriche tra tali grandezze.
Elemento singolo di un metallo policristallino.
Mediante analisi granulometrica è possibile determinare le dimensioni medie delle particelle costituenti un sedimento, una polvere o un residuo.
Discontinuità nella saldatura oppure deviazione dalla configurazione geometrica prevista.
Incertezza della misura: stima caratterizzante il campo di valori entro cui cade il valore vero del misurando. L'incertezza di misura comprende, in generale, molte componenti. Alcune di queste componenti possono essere stimate sulla base della distribuzione statistica dei risultati di serie di misurazioni e possono essere caratterizzate dallo scarto quadratico medio sperimentale. La stima delle altre componenti può essere solo basata sull'esperienza o su altre informazioni.
Incertezza di misura (incertezza): parametro non negativo che caratterizza la dispersione dei valori che sono attribuiti a un misurando, sulla base delle informazioni utilizzate.
Incertezza di misura obiettivo (incertezza obiettivo): incertezza di misura specificata in forma di limite superiore e stabilita sulla base dell’utilizzo previsto dei risultati di misura.
Incertezza di misura strumentale: componente dell’incertezza di misura che ha origine dallo strumento di misura o dal sistema di misura impiegato.
Incertezza estesa: prodotto di un’incertezza tipo composta e di un fattore maggiore di uno.
Incertezza tipo: incertezza di misura espressa come scarto tipo.
Incertezza tipo composta: incertezza tipo che si ottiene impiegando le singole incertezze tipo associate alle grandezze d’ingresso del modello di misura.
Incertezza tipo relativa: incertezza tipo divisa per il valore assoluto del valore misurato di una grandezza.
Particella estranea presente nella matrice metallica, solitamente di natura non metallica (ossidi, solfuri, silicati) non solubile nella matrice stessa. Generalmente considerate come difetti, le inclusioni sono a volte introdotte di proposito per migliorare ad esempio la lavorabilità del materiale.
Aumento di durezza e resistenza indotto da deformazioni plastiche a temperature inferiori di quelle di ricristallizzazione.
Indicazione a vuoto: indicazione ottenuta da un fenomeno, corpo o sostanza, simili a quello in esame, ma per i quali si suppone che la grandezza di interesse sia assente o non contribuisca all’indicazione.
Indicazione di fondo: indicazione ottenuta da un fenomeno, corpo o sostanza, simili a quello in esame, ma per i quali si suppone che la grandezza di interesse sia assente o non contribuisca all’indicazione.
Indicazione di lettura: valore di una grandezza fornito da uno strumento di misura o da un sistema di misura.
Linee che compaiono su una superficie di frattura e che partendo dall'origine della frattura si propagano a raggera. Sono visibili ad occhio nudo o a bassi ingrandimenti e sono generate dalla interconnessione di vari piani di propagazione di frattura duttile.
Indice: parte fissa o mobile di un visualizzatore la cui posizione rispoetto alla graduazione permette di determinare il valore indicato.
Perdita critica di duttilità o di tenacità di un materiale.
Fenomeno di infragilimento e quindi di perdita di duttilità dovuto all'assorbimento di idrogeno nella struttura. Questo fenomeno può portare nei casi peggiori alla formazione di cricche o alla rottura vera e propria, sotto sollecitazioni estremamente modeste.
Tendenza di un matariale a subire frattura fragile in corrispondenza di tensioni inferiori al carico di rottura a causa della concentrazione tensionale che si verifica all'apice dell'intaglio stesso.
Diminuizione di duttilità di un metallo a causa dell'inclusione di metalli basso fondenti all'interno della struttura.
Infragilimento che si genera quando alcuni acciai sono rinvenuti o raffreddati lentamente da una certa temperatura attraversando un intervallo specifico e permanendovi per un certo tempo. La temperatura di infragilimento è in funzione del tipo di metallo.
Le ragioni per le quali un metallo risulta infragilito e quindi da luogo a rotture fragili, sono varie. Sotto certe condizioni ad esempio alcuni metalli sono soggetti a diffusione o migrazione di elementi o gas al bordo grano.
Infragilimento risultante dal bombardamento con neutroni che si verifica solitamente in strutture metalliche esposte a flussi di neutroni nel nucleo di un reattore. L'effetto principale si evidenzia per l'aumento notevole della temperatura di transizione duttile-fragile.
Rapporto tra la lunghezza di una linea in un'immagine e la lunghezza reale della linea.
Espressine matematica utilizzata per in meccanica della frattura per caratterizzare la tenacità critica in materiali che hanno un comportamento plastico prima della frattura. Attraverso l'uso di un integrale su linea chiusa consente di evitare il problema di dover considerare il campo di tensioni e deformazioni all'apice della cricca. Il valore critico Jk con cui confrontare il valore trovato è quello corrispondente all'inizio della propagazione di una cricca pre-esistente.
Il bordo tra due parti a contatto.
Tra cristalli o grani. Anche detta intercristallina. Opposta di transgranulare.
La microanalisi mediante sonda EDS permette analisi qualitative puntuali di componenti di ridottissime dimensioni (inclusioni) e l’analisi di rivestimenti.
Assenza o cambio di attività che impedisce all'individuo certificato di svolgere le mansioni corrispondenti al suo livello nel metodo e nel/i settore/i per i quali ha ottenuto la certificazione, per: a) un periodo continuo maggiore di 365 giorni, oppure b) due o più periodi per un tempo totale maggiore dei due quinti del periodo totale di validità del certificato. Nota Nel calcolo dell'interruzione non si tiene conto delle festività, dei periodi di malattia o di addestramento di durata minore di 30 giorni.
Intervallo di copertura: intervallo che contiene l’insieme dei valori veri di un misurando con una probabilità stabilita, basata sulle informazioni disponibili.
Intervallo di indicazioni: insieme dei valori di una grandezza compresi tra due indicazioni estreme.
Intervallo di indicazioni nominale: insieme dei valori di una grandezza, compresi tra due indicazioni estreme arrotondate o approssimate, che si ottiene con una particolare disposizione dei comandi dello strumento di misura o del sistema di misura e che viene impiegato per designare tale disposizione.
Intervallo di misura: modulo della differenza tra i due limiti di un campo nominale di misura di uno strumento per misurazione. Ad esempio "campo nominale di misura da -10V a 10V: intervallo di misura 20V"
Isteresi: proprietà di uno strumento per misurazione la cui risposta ad un segnale di ingresso dipende dalla sequenza dei segnali di ingresso precedenti. Sebbene l'isteresi sia usualmente riferita al misurando, essa può anche essere riferita alle grandezze d'influenza.
Descrizione scritta dei singoli passi da seguire in occasione di un controllo in base a una norma, un codice, una specifica stabiliti o una procedura PND.
Specifica semplificata della procedura di saldatura, idonea per l'uso diretto in officina.
1) un tipo di discontinuità con separazione o indebolimento, generalmente orientato parallelamente alla direzione di lavorazione del metallo. 2) in componenti elettrici come motori, una zona chiara di una scheda elettronica sfogliata rispetto ad altri pezzi identici.
Fatica a basso numero di cicli. fatica che avviene con rottura ad un numero di cicli ridotto. È solitamente accompagnata da deformazioni plastiche.
Si definisce lega metallica un aggregato di due o più elementi chimici che abbia caratteristiche metalliche. Per conoscere una lega metallica e le sue proprietà occorre effettuare delle analisi al fine di stabilirne la struttura, le percentuali e le quantità delle sue componenti e le caratteristiche che la contraddistinguono.
Legge matematica di linearità tra tensione applicata e deformazione. È la relazione che viene verificata dai metalli al di sotto del limite elastico.
Limite d’errore: valore estremo dell’errore di misura, rispetto a un valore di riferimento noto, consentito da specifiche tecniche o da regolamenti fissati per una misurazione, uno strumento di misura o un sistema di misura.
Massima tensione di un ciclo di carico al disotto della quale un materiale può teoricamente sopportare un numero infinto di clicli.
Massima tensione in corrispondenza della quale la deformazione rimane direttamente proporzionale al carico. È il punto in cui il diagramma tensione-deformazione cessa di essere lineare.
Limite di rivelabilità: valore misurato, ottenuto con una procedura di misura assegnata, in base al quale risulta essere ß la probabilità di decidere erroneamente che il componente osservato in un materiale è assente, essendo stabilito che deve essere ß la probabilità di dichiararne erroneamente la presenza.
E' la tensione massima che un materiale è in grado di sostenere senza subire deformazione permanente.
Vedi linee di spiaggia.
Conformazione osservabile nella direzione di lavorazione del metallo. Normalmente le linee di flusso sono osservabili in seguito ad un attacco acido di una superficie parallelo al flusso stesso.
Indicazioni superficiali allungate visibili ad occhio nudo che si generano lungo la lunghezza di un provino di trazione con un angolo di circa 45° rispetto alla direzione del carico. Sono causate da deformazioni plastiche localizzate e hanno come conseguenza la disomogeneità dello snervamento.
Indicazioni macroscopiche che definiscono vari stadi di propagazione di una cricca di fatica su una superficie di rottura. Il classico aspetto è quello ellittico e semi ellittico, con origine in uno o più punti della superficie. Sono indicazioni che si generano solitamente a causa di un improvvisa cessazione dell'azione dei carichi.
Le linee di spiaggia sono una caratteristica che si trova nelle fratture per fatica, e la loro presenza è normalmente un chiaro segnale del meccanismo di cedimento avvenuto.
Il termine "Ratchet Marks" viene usato per descrivere caratteristiche che sono molto utili nell'identificazione di fratture per fatica e per individuarne le origini.
Corrosione nella quale un elemento è rimosso preferenzialmente da una lega lasciando come risultato una matrice porosa costituita da elementi più resistenti all'ambiente.
In fatica e tensocorrosione è la dimensione fisica della cricca intesa come lunghezza in tensione utilizzata per determinare la velocità di propagazione della rottura e il fattore di intensificazione degli sforzi.
Lunghezza della scala: per una data scala, lunghezza della linea tra il primo e l'ultimo tratto della graduazione, passante per i punti di mezzo di tutti i tratti più corti della graduazione. La linea può essere reale od ideale, curva o retta. La lunghezza della scala è espressa in unità di lunghezza qualunque sia l'unità del misurando o l'unità segnata sulla scala.
Interconnesioni di vuoti isolati o aggregati in un fuso che sono rilevabili macroscopicamente.
visibile ad ingrandimenti inferiori a 25x.
Struttura di metalli rilevata dall'esame macroscopico di un campione. L'esame può essere eseguito su un provino lucidato o su un provino lucidato e attaccato chimicamente e viene frequentemente impiegato nello studio delle saldature.
Saldatura a filo continuo con protezione di gas attivo.
Caratterstica dei metalli che permette la deformazione plastica in compresisone senza arrivare alla frattura.
Siccome l'innesco di una frattura per fatica non richiede uno stress troppo elevato, solitamente non c'è o c'è poca deformazione nel pezzo rotto per fatica.
Materiale(i) da unire mediante saldatura.
Materiale consumato nell'esecuzione di una saldatura, inclusi metalli d'apporto e materiali ausiliari.
Materiale d'apporto di saldatura, o una combinazione di materiali d'apporto, sottoposto a prove secondo norme appropriate per la verifica dei materiali d'apporto.
E' la fase principale nella quale sono dispersi gli altri costituenti.
Metodo di analisi della frattura in grado di determinare la tensione richiesta per portare ad una propagazione instabile della cricca di dimensioni note e di forma definita.
La corrosione dei metalli non rivestiti e interrati è influenzata da fenomeni galvanici, da composizione chimica, contenuto di ossigeno e pH del suolo, dalla scelta della lega e dalle correnti vaganti.
È possibile analizzare i metalli d’usura negli oli lubrificanti secondo la normativa ASTM D5185. Sono sufficienti 10 ml di olio usato ( è sempre bene analizzare anche l’olio nuovo per confronto).
Metodo di misura: descrizione generale dell’organizzazione logica delle operazioni messe in atto in una misurazione.
Metodo di misurazione: insieme delle operazioni teoriche e pratiche, espresse in termini generali, cui si ricorre nell' esecuzione di misurazioni secondo un dato principio.
Attuazione di un principio fisico di una prova non distruttiva (per esempio ultrasuoni).
Cricca di proporzioni microscopiche.
Porosità molto piccola presente nelle fusioni.
Difetto presente nelle fusioni che consiste in mancanza di materiale tra le dendriti. È dovuto alla contrazione durante la solidificazione quando la quantità di materiale non è adeguata a compensare il ritiro di forma. Si presenta frequentemente in materiali con un ampio intervallo di solidificazione.
Visibile solo ad ingrandimenti superiori a 25x Microstruttura. struttura di metalli e leghe che viene osservata dopo lucidatura ed eccitazione ad ingrandimenti superiori a 25x.
Si esegue un esame microstrutturale volto a valutare la microstruttura in una lega metallica
Saldatura a filo continuo con protezione di gas inerte.
Si esegue un esame microstrutturale volto a definire lo spessore di rivestimenti metallici o strati di ossido.
Misurando: grandezza oggetto della misurazione.
Misurazione: processo volto a ottenere sperimentalmente uno o più valori che possono essere ragionevolmente attribuiti a una grandezza.
Misurazione dinamica: determinazione del valore istantaneo di uno grandezza, ed eventualmente anche del suo andamento nel tempo. Nota - L' oggettivo "dinamico' si riferisce al misurando, e non al metodo di misurazione.
Misurazione statica: misurazione di una grandezza il cui valore può essere considerato costante per la durata della misurazione. Nota - L' oggettivo 'statico' si riferisce d misurando, e non al metodo di misurazione.
111 saldatura manuale ad arco (saldatura ad arco con elettrodi protetti); USA; SMAW.
Non deve essere dato per scontato che la frattura fragile accada sempre per clivaggio o per modalità intergranulare, come descritto sopra. In molti casi una modalità predomina, ma non è necessariamente l'unica.
Modello di misura: relazione matematica tra tutte le grandezze che si conosce essere coinvolte in una misurazione.
Una delle tre classi di possibile apertura di una cricca. Ciascuna di questi è associato al campo di tensione deformazione intorno all'apice del difetto e viene identificato con I II III.
Rapporto tra tensione di taglio e corrispondente deformazione al di sotto del limite elastico del materiale. Tale valore è generalmente determinato da test di torsione.
Parametro che definisce comportamento elastico dei metalli sotto forze compressive.
Misura della rigidezza di un metallo. È il rapporto tra la tensione applicata al di sotto del limite elastico e la corrispondente deformazione. Dal punto di vista del diagramma tensione-deformazione, il modulo elastico è rappresentato dalla tangente alla curva in corrispondenza del tratto lineare.
Tensione nominale di frattura in una prova di flessione o torsione. Nella flessione tale modulo è il momento flettente diviso per il modulo di rigidezza. Nella torsione è la coppia di rottura divisa per il modulo di resistenza polare.
Valore massimo di tensione di taglio nelle fibre periferiche di una sezione circolare caricata in torsione.
Valore di massima tensione sul lato delle fibre tese in una trave caricata a flessione.
E' la misura di resitenza alla variazione in volume di un pezzo. Numericamente corrisponde alla variazione di tensioni per una variazione unitaria del volume.
Inclinazione della secante dall'origine a un punto specificato su una curva tensione deformazione.
Unità di misura ottenuta moltiplicando una unità di misura per un numero intero maggiore di uno.
Nello studio della fatica rapprensenta generalmente il numero di cicli che in corrispondenza di un dato carico massimo porta alla rottura del campione.
Nello studio della fatica rapprensenta il numero dei cicli reali a cui è soggetto campione.
Trattamento termochimico di diffusione in cui azoto e carbonio vengono fatti contemporaneamente assorbiti negli strati superficiali dell'acciaio, in condizioni prossime a quelle di nirtrurazione. Aumenta decisamente la resistenza a fatica.
Trattamento termochimico di diffusione con il quale si arricchisce uno strato superficiale dell'acciaio di azoto. Questo strato diviene estremamente duro, senza alcuna successiva tempra.
Trattamento termico in cui l'acciaio viene riscaldato al di sopra della temperatura di trasformazione e, quindi, raffreddato in aria. L'obbiettivo è quello di affinare la microstruttura dell'acciaio prima del successivo trattamento di tempra, oppure di indurire leggermente l'acciaio, oppure ancora di ridurre la segregazione nei getti e nei forgiati.
Numerazione (di una scala): insieme di numeri marcati sulla graduazione che corrispondono ai valori del misurando determinati dai tratti oppure che indicano solamente i numeri d'ordine dei tratti.
Discontinuità trovata su superfici di frattura di acciai saldati e consiste in piccole porosità o inclusioni di forma tondeggiante e superficie brillante.
Si intende un avvallamento della superficie di un getto fuso dovuto ad anomala espansione del getto stesso.
Organismo che gestisce le procedure di certificazione del personale PND in conformità ai requisiti della presente norma e che ottempra ai requisiti della EN 45013.
Organismo che è nominato per verificare la conformità alla norma applicabile.
Organismo, indipendente da qualsiasi interesse predominante, autorizzato dall'Organismo di certificazione a preparare e gestire gli esami di qualificazione del personale addetto alle PND. Nota L'Organismo di qualificazione autorizzato costituisce uno degli elementi del sistema regolato dall'Organismo di certificazione.
Identificazione di un piano e della direzione lungo i quali si propaga la frattura in relazione alla geometria di un pezzo.
Condizione in cui un aggregato policristallino presenta cristalli orientati non casualmente ma tendenzialmente allineati in una specifica direzione, correlata con la direzione di lavorazione.
Reazione nella quale si verifica un incremento di valenza in un metallo a causa della perdita di elettroni. In seguito a questo fenomeno possono avvenire reazioni di corrosione dalle quali viene generato un ossido per effetto della reazione tra metallo e ossigeno.
La formazione di particelle isolate di prodotti di corrosione. Questo avviene come risultato di una corrosione preferenziale di alcuni componenti in conseguenza della diffusione di ossigeno, azoto, zolfo ecc. Anche chiamata corrosine subsuperficiale. Il principio può essere anche sfruttato per la preparazione ad esempio di materiali per contatti elettrici.
Nella saldatura a passate multiple, la(e) passata(e) del primo strato depositato al vertice.
Nella saldatura a passate multiple, la(e) passata(e) visibile(i) sulle superfici della saldatura dopo il completamento della saldatura.
Nella saldatura a passate multiple, la(e) passata(e) depositata(e) dopo la(e) passata(e) depositata(e) al vertice e prima della(e) passata(e) di finitura.
Vedi buccia d'arancia.
Personale avente responsabilità nelle operazioni di fabbricazione per la saldatura e nelle attività legate alla saldatura, la cui competenza e conoscenza sono dimostrate, per esempio, da addestramento, formazione scolastica e/o specifica esperienza di fabbricazione.
Il pH è una scala di acidità o basicità di una soluzione. Il valore di pH viene determinato per via potenziometrica utilizzando come sensore un elettrodo a vetro combinato con opportuno elettrodo di riferimento.
Difetto solitamente localizzato sulla superficie causato dalla ricalcatura di parti del metallo durante i processi di fabbricazione in continuo.
Se un componente di metallo è immerso in un elettrolita che presenta una differenza di concentrazione tra uno o più gas in esso disciolti, due aree di metallo differiranno per solubilità e formeranno una cella a concentrazione.
Piccola cavità circolare presente subito al di sotto di una superficie di una fusione, molto spesso osservabile soltanto dopo lavorazione meccanica. La superficie interna dei pinholes è normalmente brillante.
Forma di corrosione di una superficie localizzata in una piccola area che determina la formazione di cavità.
Aggregato di più di un cristallo.
I polimeri sono materiali costituiti da macromolecole, ossia sequenze di unità fondamentali dette monomeri tenute insieme mediante la ripetizione dello stesso tipo di legame (covalente). L'alto peso molecolare che i polimeri raggiungono conferisce loro proprietà meccaniche e tecniche nettamente superiori a quelle dei materiali non polimerici; in alcuni casi particolari i polimeri competono con i materiali metallici per alcune applicazioni. Ci sono svariate tipologie di polimeri: Sintetici (es. polietilene, poliestere) - Naturali (lana, cellulosa, amidi, DNA, ecc.) - Conduttori (usati nella fabbricazione dei microchip) - Rigidissimi o superflessibili (utilizzati nell'industria aerospaziale e in quella automobilistica) - Elastici, resistenti alla fiamma, al calore, agli agenti chimici ecc. I polimeri sono generalmente classificati in 3 categorie: Termoplastici - Termoindurenti - Elastomeri (o gomme). Inoltre per ogni tipologia di polimero, essi possono essere sottoposti a diverse tecniche di trasformazione ( estrusione, stampaggio ad iniezione, soffiatura, termoformatura, ecc) che permettono di creare manufatti con caratteristiche diverse.
Piccola cavità in una struttura metallica o in un sinterizzato normalmente indesiderata.
Poro in un fuso o in una saldatura generato da gas che non riesce a fuori uscire dalla matrice metallica fusa durante la fase di raffreddamento.
Precisione di misura (precisione): grado di concordanza tra indicazioni o valori misurati ottenuti da un certo numero di misurazioni ripetute dello stesso oggetto o di oggetti similari, eseguite in condizioni specificate.
Principio di misura: fenomeno a fondamento di una misurazione.
Principio di misurazione: fenomeno a fondamento di una misurazione.
Probabilità di copertura: probabilità che l’insieme dei valori veri di un misurando sia contenuto all’interno di un intervallo di copertura specificato.
Procedimento di misurazione: Insieme delle operazioni teoriche e pratiche, espresse in termini particolareggiati, cui si ricorre nell'esecuzione di misurazioni secondo un dato metodo.
Per i procedimenti di saldatura sono utilizzati nella presente norma la nomenclatura e le definizioni della ISO 857-1.
Procedura di misura (procedura operativa): descrizione dettagliata di una misurazione eseguita in conformità a uno o più principi di misura e a un determinato metodo di misura, fondata su un modello di misura e comprendente tutti i calcoli necessari per ottenere un risultato di misura.
Programma di attività prescritto per l'esecuzione di una saldatura, comprendente il(i) procedimento(i) di saldatura, informazioni su materiali base, materiali d'apporto, preparazione, preriscaldo (se necessario), metodo e controllo della saldatura e del trattamento termico dopo saldatura (se si applica), nonché sulle apparecchiature necessarie da usare.
Procedura opertiva (procedura di misura): descrizione dettagliata di una misurazione eseguita in conformità a uno o più principi di misura e a un determinato metodo di misura, fondata su un modello di misura e comprendente tutti i calcoli necessari per ottenere un risultato di misura.
Descrizione scritta di tutti i parametri essenziali e delle precauzioni da osservare in occasione dell'applicazione di una tecnica PND a un controllo specifico realizzato in conformità a una norma, un codice o una specifica. Una procedura PND può comportare l'applicazione di più di un metodo o tecnica PND.
Processo di misurazione: totalità delle informazioni, strumenti ed operazioni relative ad una data misurazione.
Fenomeno di propagazione di una cricca che avviene lentamente e che è accompagnato da evidenti deformazioni plastiche e che richiede notevole energia per la sua prosecuzione.
E' una propagazione immediata di una cricca che avviene senza assorbimento di energia che non sia quella elastica immagazinata nel pezzo.
Proprietà di un metallo o di una lega che sono indipendenti dalla struttura e che possono essere misurate senza l'applicazione di una forza.
Proprità di un materiale di essere elastico o anelastico quando soggetto all'applicazione di un carico. Pertanto sono le proprietà che definiscono i campi di impiego del materiale stesso.
Test di impatto nel quale una mazza viene fatta cadere ad altezza prestabilita su un provino unificato e intagliato opportunamente posizionato nella macchina. L'energia che viene assorbita dalla frattura è calcolata attraverso la misura alla quale risale la mazza dopo aver rotto il provino.
Una prova per determinare la durezza di un materiale che si esegue forzando una sfera di diametro definito e costituita da acciaio duro o carburi sulla superficie di un metallo sotto un carico specifico. Il risultato è espresso in numero HB.
Prova di durezza che utilizza penetratori piramidali a base romboidale con angoli specifici che vengono fatti penetrare all'interno della superficie del materiale in condizioni di carico controllate, andando poi a misurare la lunghezza della diagonale maggiore dopo rimozione del carico.
Prova di durezza utilizzando una macchina tarata che misura la profondità di penetrazione sotto un carico costante.
Prova di durezza dinamica che si effettua utilizzando uno strumento calibrato che fa precipitare un punzone di diamante da un altezza prefissiata sulla superficie del materiale. L'altezza di risalita del punzone è una misura della durezza.
Prova di indentazione con penetratore piramidale e carichi variabili che fornisce come misura un numero legato alla dimensione dell'impronta lasciata sul metallo.
Consiste nel far incidere su un provino di materiale una massa in caduta determinando un impatto ad energia controllata attraverso opportune attrezzature di prova, che determina un incremento impulsivo dei carichi.
Esecuzione, controlli e prove di un saggio di prova di riferimento, come indicato nelle pWPS, per qualificare una procedura di saldatura.
Prova di saldatura avente la stessa funzione della prova di procedura di saldatura, ma basata su un saggio di prova non di riferimento, rappresentativo delle condizioni di produzione.
Prova meccanica che consente di determinare il comportamento di materiali sottoposti a carico uniassiale che tende a stirare il provino in direzione longitudinale. La prova viene eseguita in condizioni controllate.
Prova di impatto su provini intagliati a V, montati verticalmente a sbalzo. L'energia richiesta per la rottura del provino è una misura della resistenza all'impatto o resilienza o tenacità del materiale.
Sono definiti "materiali a contatto" (MOCA) quei materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (utensili da cucina e da tavola quali pentole, posate, piatti e bicchieri, i recipienti e contenitori, le pellicole-fogli etc)
Parte del saggio di prova, o pezzo prelevato dal medesimo, per l'esecuzione di una prova distruttiva specifica.
Il minimo valore di tensione in un materiale in corrispondenza del quale un aumento di deformazione avviene senza necessità di incrementare il carico. Non tutti i metalli sono caratterizzati dal punto di snervamento e in questi è possibile talvolta definire un punto di snervamento superiore e uno inferiore.
Quadrante: parte fissa o mobile di un visualizzatore su cui è tracciata la scala (o le scale). In certi visualizzatori il quadrante prende la forma di un tamburo o di un disco recante numeri, mobile rispetto ad un indice fisso o ad una finestra.
Dimostrazione dell'addestramento, delle conoscenze professionali, dell'abilità e dell'esperienza nonché dell'idoneità fisica che rendono il personale addetto alle PND idoneo a eseguire correttamente i compiti relativi alle PND.
Limite di fatica misurato su un ciclo alterno diviso la resistenza statica dello stesso materiale nelle stesse condizioni.
Valore assoluto del rapporto tra la deformazione trasversale e la corrispondente deformazione assiale in un corpo soggetto a carichi uniassiali.
Rapporto tra due valore specifici di tensione in un ciclo di carico. I due valori più comunemente utilizzati sono -1 per un ciclo alterno, 0 per un ciclo pulsante.
Indicazioni tipiche di una frattura per fatica che si generano per intersezione di vari fronti di propagazione di cricche di fatica. Sono visibili ad occhio nudo o a basso ingrandimento.
Regolazione dello zero di un sistema di misura: regolazione di un sistema di misura tale per cui esso fornisce un’indicazione nulla in corrispondenza di un valore uguale a zero di una grandezza da sottoporre a misurazione.
Regolazione di un sistema di misura: insieme di operazioni svolte su un sistema di misura, affinché esso fornisca indicazioni prescritte in corrispondenza di determinati valori di grandezze da sottoporre a misurazione.
Quantità di energia richiesta per portare a rottura un provino di materiale, determinata solitamente tramite prove Charpy o Izod. E' fondamentale riportare sempre le dimensioni del provino e le condizioni di prova in quanto tali fattori incidono pesantemente sul risultato.
La tensione massima in compressione che un materiale è in grado di sopportare. Se il materiale è fragile e cede in compressione fratturandosi, la resistenza compressione ha un valore definito. Nel caso di materiali duttili o viscosi il valore che si ottiene da un test di compressione dipende dal grado di distorsione a cui viene fatto corrispondere l'effettivo danneggiamento del materiale.
Tensione massima che può essere sopportata da un campione per un definito numero di cicli senza portare a rottura.
Valore massimo della tensione di taglio che un materiale è in grado di sopportare.
Rapporto tra massimo carico e sezione iniziale, durante una prova di trazione.
Massimo carico sopportabile da un provino intagliato diviso per la minima sezione trasversale del provino stesso.
Tensione in corrispondenza della quale un materiale mostra una specifica deviazione dalla proporzionalità sul diagramma tensione-deformazione. Normalmente tale deviazione è lo 0,2%.
Tensione massima che un materiale può sostenere senza rompersi che si ricava dividendo il carico massimo per la sezione iniziale di un provino sollecitato.
Imperfezione superficiale del metallo lavorato causato dal rialzamento di schegge o trucioli di composizione analoga a quella della superficie che sono successivamente schiacciati sulla superficie stessa, senza che vi sia saldatura.
Differenza tra la sezione iniziale di un provino di trazione e la sezione in corrispondenza della rottura.
Tramite rilievi dimensionali a contatto, si possono definire errori dimensionali, geometrici, di posizione e di forma oltre che comparare l’oggetto sotto ispezione con la relativa matematica.
Tramite rilievi dimensionali non a contatto, si può’ comparare l’oggetto sotto ispezione con la relativa matematica oltre che eseguire reverse engineering.
Ripetibilità delle misurazioni: grado di concordanza tra i risultati di successive misurazioni dello stesso misurando condotte in modo da rispettare tutte le condizioni.
Ripetibilità di misura (ripetibilità): precisione di misura ottenuta in condizioni di ripetibilità.
Riproducibilità delle misurazioni: grado di concordanza tra i risultati di misurazioni dello stesso misurando quando le singole misurazioni siano condotte cambiando condizioni.
Riproducibilità di misura (riproducibilità): precisione di misura ottenuta in condizioni di riproducibilità.
Risoluzione: attitudine di uno strumento per misurazione a rispondere a piccole variazioni del segnale di ingresso.
Risoluzione di un dispositivo visualizzatore: la più piccola differenza tra indicazioni visualizzate che può essere percepita in modo significativo.
Risultato bruto: risultato di una misurazione prima della correzione degli errori sistematici presunti.
Risultato corretto: risultato di una misurazione ottenuto dopo aver apportato al risultato bruto le correzioni destinate a tener conto degli errori sistematici presunti.
Risultato di misura: insieme di valori attribuiti a un misurando congiuntamente a ogni altra informazione pertinente disponibile.
Risultato di una misurazione: valore di un misurando ottenuto mediante misurazione.
Riduzione di volume di metallo a causa dell'abbassamento della temperatura allo stato solido.
Riduzione di volume di metallo dall'inizio alla fine della solidificazione.
Rivelatore: dispositivo o sostanza che indica la presenza di un fenomeno, corpo o sostanza quando viene superato il valore di soglia di una grandezza.
Indicazioni caratterstiche di una propagazione per clivaggio che sono parallele alla direzione locale di propagazione di un cricca.
I rivestimenti metallici consistono in spessori di metallo applicati (per via elettrochimica, chimica o per immersione nel metallo portato alla temperatura di fusione) su substrati sia metallici che non metallici al fine di migliorare le caratteristiche di resistenza alla corrosione, caratteristiche meccaniche ma anche per fini estetici. I rivestimenti applicati sui materiali (siano essi metallici o altro) possono essere di tipo metallico (cromature, zincature, nichelature, ecc.), di tipo organico o inorganico (pitture e vernici) oppure (ma solo nel caso di substrati metallici) possono essere correlati a modificazioni imposte allo strato superficiale (conversioni superficiali, anodizzazioni nel caso dell'alluminio).
Fenomeno che porta un pezzo di metallo a rompersi generando due o più sueprfici irregolari.
Rottura o criccatura che avviene per distacco lungo il bordo dei grani in aggregati policristallini. Opposta di rottura transgranulare.
Rottura nella quale giocano un fattore importante sia le tensioni che l'ambiente corrosivo e che procede lungo i bordi dei grani.
Giunto saldato usato per controlli e prove.
Persona che tiene e guida manualmente la pinza porta elettrodo, la torcia di saldatura o il cannello di saldatura.
Saldatura ad arco sommerso con singolo filo elettrodo.
Formazione di scaglie sulla superficie di un metallo a causa dell'eccessiva pressione di idrogeno sciolto nella struttura. L'idrogeno può essere generato durante varie fasi tra qui pulizia, rivestimenti, oppure in seguito a fenomeni corrosivi.
Scala dei valori di una grandezza (scala di misura): Insieme ordinato di valori di una grandezza di una data specie, impiegato per mettere in relazione grandezze della stessa specie sulla base della loro espressione quantitativa.
Scala di uno strumento di misura visualizzatore: elemento di uno strumento visualizzatore che consiste di un insieme ordinato di tacche alle quali sono eventualmente associati dei valori di una grandezza.
Regione superficiale rugosa e irregolare di una fusione dovuta a sabbia depositata sulla superficie e successivamente dispersa.
Severa forma di usura caratterizzata dalla formazione di estese incizioni e graffi nella direzione di slittamento.
Scostamento di misura (scostamento): stima di un errore di misura sistematico. Per esprimere questo concetto si usa talvolta il termine della lingua inglese «bias».
Forma di usura adesiva che produce graffiature superficiali o eccessiva lucidatura di superficie. Si presenta molto spesso quando le parti non sono adeguatamente lubrificate.
Distribuzione non uniforme di elementi di lega, impurità o fasi Sensibilità all'intaglio. stima dell'effetto della presenza di un intaglio o di un foro di una certa dimensione e forma sulle proprietà di un materiale. Viene quantificato attraverso opportuni coefficienti di concentrazione delle tensioni.
Sensibilità: variazione della risposta di uno strumento per misurazione divisa per la corrispondente variazione del segnale di ingresso. La sensibilità può dipendere dal valore del segnale di ingresso.
Fenomeno che avviene negli acciai inossidabili austenitici esposti a temperature comprese tra 550° e 850° e che consiste nella precipitazione di carburi di cromo a bordo grano e nella corrispondente riduzione di resistenza alla corrosione dei bordi stessi.
Sensore: elemento di un sistema di misura che è direttamente influenzato dal fenomeno, corpo o sostanza che propongono la grandezza da sottoporre a misurazione.
Settore particolare di un'industria o di una tecnologia in cui sono attuate particolari modalità di controllo non distruttivo che richiedono una conoscenza specifica del prodotto considerato, un'abilità, un'apparecchiatura o un addestramento specifico. Un settore può essere interpretato come un prodotto (prodotti saldati, getti, ecc.) o come un'industria (aerospaziale, controlli in servizio, ecc.) (vedere appendice A).
Sviluppo di gradienti di temperatura accompagnati da alte sollecitazioni di tipo termico della struttura.
Simbolo di una unità (di misura): segno convenzionale che designa una unità di misura. Esempi: m è il simbolo del metro; A è il simbolo dell'ampere.
Sistema coerente di unità (di misura): sistema di unità composto da un insieme di unità di base e di unità derivate coerenti.
Sistema di misura: insieme di uno o più strumenti di misura e in molti casi altri dispositivi, ivi compresi eventuali reagenti e alimentazioni, appositamente connessi e adattati per fornire informazione usata allo scopo di stabilire, in intervalli specificati, valori misurati di grandezze di specie specificate.
Sistema di unità (di misura): insieme stabilito di unità per un determinato sistema di grandezze. Un sistema di unità comprende un insieme di unità di base prescelte e di unità derivate determinate dalle loro equazioni di definizione e dai fattori di proporzionalità. Esempi: a) sistema internazionale di unità SI; b) sistema di unità CGS.
ISQ: sistema di grandezze, basato sulle sette grandezze di base: lunghezza, massa, tempo, corrente elettrica, temperatura termodinamica, quantità di sostanza, e intensità luminosa.
Sistema di unità, basato sul Sistema internazionale di grandezze, con i nomi e i simboli corrispondenti, inclusa una serie di prefissi con i rispettivi nomi e simboli e le regole per il loro impiego, adottato dalla Conferenza Generale dei Pesi e delle Misure (CGPM)
Deformazione plastica dovuta allo scorrimento irreversibile di una parte di un cristallo rispetto ad un'altra, lungo una precisa direzione cristallografica.
Evidenza di deformazione plastica in strutture metalliche.
Soglia di discriminazione: la più grande variazione del valore di una grandezza sottoposta a misurazione che non produce una variazione rilevabile dell’indicazione corrispondente.
Tipo di danneggiamento superficiale nel quale si generano cavità che formano maglie regolari. Solitamente è causato da fenomeni di fretting o da scariche elettriche.
Reazione di un metallo o di una lega con sostanze contenenti zolfo che produce composti solforati che si depositano sulla superficie del metall.
Con il termine di solidi totali disciolti s’intende il residuo che permane in una capsula, dopo evaporazione di un campione d’acqua, previamente filtrato, e conseguente essiccamento in stufa.
Con il termine di solidi sospesi totali s’intendono tutte quelle sostanze indisciolte, presenti nel campione di acqua da esaminare.
La lisciviazione selettiva è la separazione di un elemento da una lega per corrosione.
Materiale posto sul lato opposto della preparazione del giunto allo scopo di sostenere il metallo fuso di saldatura.
Unità di misura ottenuta dividendo una unità di misura per un numero intero maggiore di uno.
Documento che è stato qualificato con uno dei metodi descritti nel punto 6 e che fornisce le variabili richieste della procedura di saldatura, in modo da assicurare la ripetibilità durante la saldatura di produzione.
Documento contenente le variabili richieste della procedura di saldatura che deve essere qualificata.
Spessore nominale dei materiali da saldare.
Spessore del metallo depositato con saldatura, escluso il sovrammetallo.
La spettrometria ad emissione al plasma è una tecnica di tipo “distruttiva” che permette di determinare in maniera quantitativa la maggior parte degli elementi chimici della tavola periodica anche in concentrazioni molto basse (ppm).
L’analisi in spettrometria ad emissione permette di verificare la composizione chimica della lega metallica.
Stazionario o molto lento.
Condizione tensionale in meccanica della frattura lineare elastica nella quale la deformazione in direzione normale al piano contenente agli assi di appilcazione delle tensioni e la direzione di propagazione della cricca è null.
Condizione tensionale in meccanica della frattura lineare elastica nella quale le tensioni nella direzione dello spessore sono nulle. Ci si avvicina a questa condizione ad esempio nel caso di campioni estremamente sottili. In condizioni di stato piano di tensione il piano di frattura è normalmente inclinato di 45° rispetto all'asse principale di carico.
Condizione nella quale un attrito eccessivo tra due superfici affacciate genera saldature localizzate che portano ad un deterioramento superficiale.
Cricche che si formano sulla superficie di fusioni prima della completa solidificazione a causa delle eccessive contrazioni. Siccome tali cricche sono esposte all'atmosfera i lembi possono essere caratterizzati da fenomeni di ossidazione, decarburazione o reazioni corrosive.
Indicazioni osservate con il microscopio elettronico tipiche di un processo di frattura per fatica che indicano le posizioni successive del fronte della cricca ad ogni successiva applicazione del carico. La distanza tra due striature è indicativa della velocità di propagazione della cricca e dell'intensità dei carichi applicati. la direzione delle striature è ortogonale alla direzione di propagazione.
Somiglianze tra Striature e Linee di Spiaggia
Riduzione dell'area trasversale di un metallo in cui si localizza l'allungamento massimo.
Strumento di misura: dispositivo impiegato per eseguire misurazioni, solo o in associazione con altri dispositivi di supporto.
Strumento di misura indicatore: strumento di misura che fornisce un segnale di uscita che contiene informazione sul valore della grandezza sottoposta a misurazione.
Strumento di misura visualizzatore: strumento di misura indicatore in cui il segnale di uscita è presentato in forma visiva.
Struttura segregata che consiste nell'alternanza di bande parallele e molto vicine di differente composizione, generalmente allineate nella direzione della lavorazione primaria.
Strutture formate in seguito alla crescita unidirezionale dei grani durante il raffreddamento di metalli fusi. La forma caratteristica di tali strutture deriva dalla crescita per diffusione dei grani accompagnata dalla trasformazione di fase liquido solido.
Frattura fragile che avviene per combinazione di una sollecitazione di trazione e di un ambiente corrosivo in presenza di acqua e acido solfidrico.
La spettrometria a fluorescenza a raggi X permette di eseguire analisi chimiche quantitative non distruttive in campo.
Termine generico per misurare la restistenza alla propagazione di una cricca. Normalmente questa definizione è applicata ai risultati di prove di meccanica della frattura.
Resistenza alla propagazione di una cricca in condizione di stato piano di deformazione.
Resistenza alla propagazione di una cricca in condizione di stato piano di tensione.
Intensità di forze distribuite internamente ad una struttura che si oppone alla variazione di volume e di forma di un materiale sottoposto a carichi esterni. La tensione è espressa in forza per unità di superficie ed è calcolata sulla base delle dimensioni iniziali della dimensione resistente. la tensione può essere diretta o di taglio e si misura in MPa.
E' il carico costante applicato durante la prova diviso per la sezione iniziale del provino.
E' la tensione che produce la frattura in una prova di creep dopo una durata predefinita in un ambiente specifico.
Tensione in corrispondenza della quale un materiale strutturale subisce elevate deformazioni senza che vi siano incrementi di tensione.
Tensione che si genera quando due piani paralleli in un metallo scorrono uno sull'altro. Sono le tensioni che si generano tangenzialmente al piano stesso.
Massimo o minimo valore di una tensione in un punto di un piano in relazione a tutte le possibili orientazioni presenti nel piano stesso, nella direzione delle tensioni principali le tensioni di taglio sono nulle. Ci sono normalmente tre tensioni principali che agiscono su tre piani tra loro perpendicolari. in relazioni alle tensioni principali, lo stato tensionale in un punto può essere uniassiale, biassiale o triassiale.
Tensioni presenti in un componente anche se questo non è sollecitato né da forze esterne né da gradienti termici.
Tensioni in un metallo dovute alla distrubuzione non uniforme della temperatura.
Tensioni di taglio su una sezione trasversale sottoposta a torsione.
Danneggiamento che richiede l'azione simultanea di una tensione meccanica e di un agente corrosivo.
In un aggregato policristallino identifica la distrubuzione delle orientazioni dei cristalli .
Saldatura ad elettrodo infusibile in tungsteno con protezione di gas inerte.
Le distorsioni possono essere classificate in differenti modi. Il primo è quello che considera le modificazioni che avvengono sul componente. Seguendo questo criterio sono identificabili due tipi di distorsione: distorsione dimensionale (che implica una variazione in volume) distorsione di forma (che implica variazioni geometriche del pezzo).
Sollecitazione rotazionale applicata ad alberi o membri cilindrici. La sollecitazione può essere reversibile o unidirezionale.
Che attraversa i cristalli.
La transizione duttile-fragile e il corrispondente diverso comportamento a frattura è legato alla struttura cristallina del metallo.
Trasduttore di misura: dispositivo, impiegato in una misurazione, che fornisce una grandezza di uscita avente una relazione specificata con la grandezza di ingresso.
Scienza che studia l'attrito, la lubrificazione e l'usura nel contatto tra superfici in moto relativo.
Unità (di misura): grandezza determinata, adottata per convenzione, usata per esprimere quantitativamente grandezze aventi la stessa dimensione.
Unità (di misura) coerente: unità di misura derivata che si esprime in termini di unità di base con una formula il cui fattore di proporzionalità è 1.
Unità (di misura) derivata: unità di misura di una grandezza derivata in un determinato sistema di grandezze. In un determinato sistema di unità.
Unità (di misura) di base: unità di misura di una grandezza di base in un determinato sistema di grandezze.
Unità derivata che, per un sistema di grandezze e per un insieme di unità di base, è un prodotto di potenze di unità di base nel quale tutti i fattori di proporzionalità sono pari a uno.
Unità di misura che non appartiene a un dato sistema di unità.
Danneggiamento di una superficie solida che produce perdita progressiva di materiale a causa del moto relativo tra la superficie e una sostanza con essa a contatto.
Questo tipo di usura è causato da un battimento ad alta sollecitazione o da un impatto che tendono a tagliare o scavare grossi frammenti dalla superficie.
L'usura di rettifica viene causata principalmente dalle particelle che tagliano, o incidono, piccoli solchi a velocità relativamente basse.
Questa categoria di usura ha un denominatore comune: il taglio.
Rimozione di materiale da una superficie quando particelle più dure scorrono o rotolano, sulla superficie stessa sotto pressione. Le particelle possono essere disperse o possono essere parte di un'altra superficie in contatto con quella abrasa.
Rimozione o il distacco di materiale da una superficie a causa di una microsaldatura e del conseguente scivolamento relativo di piccole aree di due superfici che scorrono una sull'altra sotto pressione.
Come l'usura abrasiva, l'usura adesiva ha un denominatore comune, che in questo caso è la saldatura tra le sporgenze di due superfici; si parla cioè più precisamente di microsaldatura.
Danneggiamento di una superficie, deterioramento o cambio di forma causato da usura che avviene rapidamente e tale che riduce sensibilmente la vita in esercizio del componente.
Usura nella quale risulta significativo l'effetto delle reazioni chimiche o elettrochimiche tra la superficie e l'ambiente.
L'usura per sfregamento è simile a quella adesiva perché sulle parti accoppiate si origina una microsaldatura.
L'usura erosiva (o erosione) ha origine quando le particelle in un fluido (o altro veicolo) scivolano e rotolano a velocità relativamente alta contro una superficie.
Usura che si manifesta su una superficie solida a causa della presenza di cricche di fatica nel materiale.
Tipo di usura risultante dall'azione di strisciamento tra due componenti metallici che genera un ossido sulla superficie dei metalli stessi. L'effetto principale è quello di generare scaglie sulla superficie.
La corrosione per vaiolatura che si manifesta nei metalli è estremamente localizzata e produce cavità ben definite.
Validazione: verifica, nella quale i requisiti specificati sono adeguati a un utilizzo previsto.
Valor vero di una grandezza (valor vero): valore di una grandezza coerente con la definizione della grandezza.
Valore (di una grandezza): numero e riferimento che congiuntamente costituiscono l’espressione quantitativa di una grandezza.
Valore convenzionalmente vero (di una grandezza): valore di una grandezza che può essere sostituito al valore vero in casi particolari.
Valore misurato (di una grandezza): valore di una grandezza che rappresenta un risultato di misura.
Valore misurato di una grandezza (valore misurato): valore di una grandezza che rappresenta un risultato di misura
Il valore percentuale di un componente, citato dal produttore o fornitore, che corrisponde alla composizione generale data dalla classificazione.
Valore nominale di una grandezza: valore arrotondato o approssimato di una grandezza caratteristica di uno strumento di misura o di un sistema di misura, che serve da guida per un uso idoneo.
Valore numerico (di una grandezza): numero contenuto nell’espressione del valore di una grandezza, distinto dal numero eventualmente impiegato come riferimento.
Valore vero (di una grandezza): valore che caratterizza una grandezza perfettamente definita, nelle condizioni esistenti quando lo grandezza viene considerata.
Valutazione dell’incertezza di misura di categoria A (valutazione di categoria A): valutazione di una componente dell’incertezza di misura mediante un’analisi statistica di valori misurati di una grandezza ottenuti in determinate condizioni di misura.
Valutazione dell’incertezza di misura di categoria B (valutazione di categoria B): valutazione di una componente dell’incertezza di misura con metodi diversi dalla valutazione di categoria A.
Si esegue un esame microstrutturale volto a definire la presenza di inclusioni non metalliche in un acciaio.
Condizione di saldatura che richiede la qualificazione.
Condizione di saldatura considerata nella WPS ma che non richiede la qualificazione.
Velocità di propagazione di una cricca causata dall'applicazione progressiva di carichi ciclici. Si esprime in termini di variazione di lunghezza di una cricca per ogni ciclo di carico.
E' la pendenza della curva deformazione-tempo in corrispondenza di un certo istante.
Velocità di perdita di materiale o di variazione di dimensione dovuta ad usura. È espressa come variazione di peso per unità di esposizione.
Verbale comprendente tutti i dati necessari, richiesti per la qualificazione di una specifica di procedura di saldatura preliminare.
Verifica: messa a disposizione dell'evidenza oggettiva che un dato elemento soddisfa uno o più requisiti specificati.
Si esegue una valutazione morfologica volta a definire la distribuzione direzionale (bande) della ferrite e perlite in acciai da cementazione.
Per vernici si intende un materiale che, una volta applicato (come liquido o polvere) sul substrato (che può essere metallico o altro materiale), forma un film solido a scopi protettivi e/o estetici.
Numero di cicli di carico che possono essere sopportati da un campione prima di arrivare a rottura.
Cristalli metallici filiformi di dimensioni microscopiche caratterizzati da un'elevatissima resistenza.
Zero di uno strumento per misurazione: indicazione diretta di uno strumento per misurazione quando lo strumento è in funzione ed è alimentato da tutte le sorgenti di energia necessarie al suo funzionamento ed il misurando ha valore nullo.
In saldatura è quella regione di materiale base che ha risentito dell'elevata temperatura raggiunta durante il processo di saldatura sottoforma di variazioni di microstruttura e di proprietà meccaniche.